Nave Romana B
La seconda nave di epoca romana è meno conosciuta e fu scoperta ufficialmnete nel novembre del 2003, quando i Carabinieri del Centro Subacqueo di Genova-Voltri, verificarono la presenza di un relitto carico di anfore romane posto alla profondità di 54 metri a circa 1 miglio dalla foce del fiume Centa di Albenga. Le analisi e le riprese subacquee stabilirono che il sito non doveva essere stato preda di saccheggiatori clandestini e che i danni presenti erano stati causati dall'utilizzo di reti da pesca a strascico che negli anni compromisero innumerevoli reperti archeologici. Il cumulo di anfore si rivelò essere lungo circa 25 metri per poco meno di 10 di larghezza, quindi molto più piccolo della prima nave romana con un massimo di circa 1500 anfore stivate su due livelli verticali di stivaggio. La maggior parte delle anfore hanno una forma allungata con manici decorati, con un colletto grande che serviva per poter prelevare il vino con un mestolo. Anche in questo caso le anfore sono state prodotte in Campania e datate tra la metà del II e la metà del I secolo a.C. La particolarità di questo carico è che sono state ritrovate, successivamente, 26 anfore di tipologia differente e prodotte nella zona adriatica, a testimonianza della vivacità dei trasporti e delle rotte commerciali dell'epoca. Si ipotizza che al di sotto delle anfore potrebbero conservarsi alcuni fasci lignei appartenenti allo scafo originario, aumentando così il grande patrimonio archeologico subacqueo della zona di Albenga.
Oggi il carico di questo relitto è visitabile solamente nelle date di apertura "straordinaria" stabilite dal Ministero dei Beni Culturali, previa prenotazione anticipata direttamente al nostro diving center.